Sono entrati da pochi giorni nel Parlamento Europeo, ma grazie a un'importante iniziativa promossa nei giorni precedenti le elezioni, lo hanno fatto con un impegno ben preciso già segnato in agenda: costituire un gruppo di lavoro transpartitico e transnazionale e a collaborare per la definizione di nuove norme e pratiche di trasparenza e lotta alla corruzione.
Tra i recenti nuovi eletti a Bruxelles, un numero niente affatto trascurabile aveva infatti sottoscritto una petizione promossa da Transparency International per una maggiore trasparenza e responsabilità delle Istituzioni UE.
Circa 500 candidati avevano aderito in tutti gli Stati membri, 21 appartenenti alle circoscrizioni italiane. La proposta della petizione è nata dalla considerazione di alcuni risultati della prima “Relazione dell'Unione Europea sulla lotta alla corruzione”, pubblicati dalla Commissione Europea lo scorso febbraio, da cui emerge un aumento preoccupante della percezione del fenomeno da parte dei cittadini comunitari.