Attestare il rispetto delle regole da parte delle imprese e tradurlo in un vero e proprio “punteggio”, da una a tre stelle, è l'obiettivo con cui è nato il rating di legalità, strumento innovativo di certificazione etica destinato alle aziende virtuose del nostro Paese.
Ne hanno parlato lo scorso dicembre a Roma Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, e Giovanni Pitruzzella, presidente dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in occasione della firma di un Protocollo d’intesa sulle attività di contrasto alla corruzione negli appalti pubblici.
Il rating, ha sottolineato Pitruzzella, rappresenta uno strumento di grande importanza non solo etica, ma anche pratica. Il sistema, infatti, «intende agevolare l’accesso al credito e ad eventuali finanziamenti pubblici, nonché – in prospettiva – costituire uno strumento premiante anche per l’affidamento di contratti pubblici».
L'intenzione, ha spiegato poi Cantone, «è premiare l’effettiva onestà delle singole aziende, con un bollino reale e non formale, creando un elenco di imprese virtuose, le quali, proprio per essersi comportate bene, è giusto che abbiano un riconoscimento». Tra queste, dallo scorso dicembre, anche l'agenzia Pomilio Blumm, promotrice di Oscar Pomilio Forum, tra le poche società di comunicazione inserite nella lista stilata dall'autorità.