«La cultura assume forme diverse nel tempo e nello spazio. La diversità si rivela attraverso gli aspetti originali e le diverse identità presenti nei gruppi e nelle società che compongono l'Umanità. Fonte di scambi, d'innovazione e di creatività, la diversità culturale è, per il genere umano, necessaria quanto la biodiversità per qualsiasi forma di vita». Così recita l’articolo 1 della Dichiarazione universale dell'Unesco sulla diversità culturale che in questo modo viene riconosciuta ufficialmente come un valore da tutelare. Il processo di globalizzazione, facilitato dal rapido sviluppo delle nuove tecnologie d'informazione e comunicazione, costituisce una sfida per la diversità culturale e crea le condizioni per un dialogo rinnovato tra culture e civiltà. Emergono nuovi approcci transculturali per la comprensione della diversità e si studiano ormai non solo i flussi di persone, ma anche quelli di idee, di beni e servizi culturali.
Domenica 8 marzo, all’ex Aurum a Pescara, la terza edizione dell’Oscar Pomilio Forum porrà al centro delle riflessioni proprio il valore della diversità con un’edizione dal titolo “Il futuro del nostro passato: linguaggi e valori a rischio”.
Ospite il fotografo britannico Jimmy Nelson, autore di Before they pass away, ambizioso progetto di antropologia visuale con protagoniste 31 tribù isolate, documentazione fotografica esteticamente preziosa ma soprattutto “archivio etnografico insostituibile di un mondo che sta rapidamente sparendo. Accanto a Nelson ci sarà André Singer, documentarista e presidente del Royal Anthropological Institute, che ha prodotto con Werner Herzog il pluripremiato The act of killing, racconto dal punto di vista dei carnefici della purga anticomunista che tra il 1965 e il 1966 in Indonesia portò alla morte di mezzo milione di persone.
Recentemente ha diretto Night Will Fall: commissionato nel 1945 dagli Alleati e prodotto all’epoca da artisti del calibro di Alfred Hitchcock, il film raccoglie le prime testimonianze visive degli orrori dei campi di concentramento all’indomani della liberazione ed è andato in onda per la prima volta in occasione del Giorno della Memoria.
Modererà i lavori Wolfgang Achtner, pioniere del videogiornalismo, giornalista televisivo con oltre trent’anni di lavoro per alcune delle più prestigiose reti televisive americane nonché documentarista per le reti britanniche BBC e Channel 4.