È naturale pensare ad un museo come ad un luogo di conservazione, di tutela della memoria e del patrimonio culturale. Meno scontato, ma altrettanto importante, è pensare ad un museo come ad un luogo di sperimentazione, aperto alle persone: è la visione suggerita da Gianfranco Maraniello, direttore del MART di Rovereto: «I musei – afferma – sono stati riscoperti come luoghi di socialità, di ritrovo e di identità. Al loro interno, si fa pratica, si fa esperienza».
Oltre ad essere spazi di vita e di condivisione, i musei – secondo Maraniello – possono favorire anche la sperimentazione e la ricerca di nuovi linguaggi, al punto da stimolare anche altri settori della società e interagire con essi in modo trasversale.
E proprio sull’arte come “laboratorio di futuro”, utile anche alla comunicazione istituzionale, punta il docu-reality Pomilio Blumm Prize, che vede Maraniello tra i giurati al fianco di Michelangelo Pistoletto.