Nuove sfide, nuovi contesti territoriali, ma stessa determinazione e stessa missione: dare valore alle idee. Oggi, più che mai, l’obiettivo di Pomilio Blumm ha un nuovo respiro sociale, legato alle sfide della comunicazione istituzionale dall’Italia all’Europa: è quanto emerge dall’evento “Internazionalizzare l’industria delle idee”, con cui lo scorso giugno l’agenzia ha presentato il proprio bilancio.
Negli ultimi anni, Pomilio Blumm ha intensificato il proprio impegno sul piano internazionale, con l’acquisizione di commesse di primo piano nell’area euromediterranea, carsica e asiatica. Una scelta dettata dalla volontà di creare valore globale con idee “made in Italy”.
Se la formula internazionale ha premiato Pomilio Blumm, il lavoro da fare per tutti i comunicatori pubblici d’Europa è ancora tanto: lo conferma David Lane, storica firma dell’Economist presente all’evento, che – alla vigilia del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea – ha dichiarato: «L'Europa ha bisogno di un racconto completo, trasparente e continuo. I suoi valori sono gli stessi della Gran Bretagna: pace, conoscenza reciproca e fantasia. Ma di questo non si è parlato nel dibattito sulla campagna referendaria per la Brexit: il voto, comunque andrà, sarà un fallimento di comunicazione istituzionale».